IL LAGO DEI CIGNI

Alla conquista di un lieto fine

Fiaba musicale, tratta da un antico racconto tedesco
Scritta da Giuseppe Bisicchia

Con: Giuseppe Bisicchia, Massimo Giustolisi, Amelia Martelli, Irene Tetto, Emiliano Longo, Giovanni Strano, Marina Puglisi

Musiche Originali di Ettore D’Agostino - Regia di Giuseppe Bisicchia e Massimo Giustolisi

 

Dopo più di duecento repliche in tre anni, con “Il gatto con gli stivali”, “Hansel & Gretel”, “Il piffaraio magico” e il recente successo de “Il principe ranocchio”,  la compagnia “Pinocchiando”, torna con una nuova produzione musicale dedicata ai ragazzi. “Squadra che vince non si cambia” e così, con la regia di Massimo Giustolisi e Giuseppe Bisicchia - che scrive anche il testo originale- le musiche inedite di Ettore D’Agostino, nasce “Il lago dei cigni”. Quando pensiamo a “Il lago dei cigni” ci viene subito in mente uno dei più famosi ed acclamati balletti, con le celeberrime musiche di Čajkovskij; In verità, il libretto è tratto da un’antica fiaba tedesca. La vicenda racconta la storia del principe Siegfried che, durante una battuta di caccia, mentre tende il suo arco verso un cigno, vede l'animale alato trasformarsi in una fanciulla bellissima, Odette, la quale gli rivela di essere vittima di un sortilegio emesso dallo stregone  Rothbarth. Il maleficio sarà spezzato allorché un uomo consacrerà a lei il proprio amore chiedendola in sposa. Siegfried, innamoratosi, invita Odette ad un ballo a corte, nel corso del quale egli annuncerà il loro fidanzamento. Ma al ballo, il perfido Rothbarth invia Odile, che egli ha trasformato in gemella assolutamente identica ad Odette, così che il principe, ignaro dell’inganno, la chiede in sposa scambiandola per la ragazza amata. Odette giunge a palazzo, ancora sotto le sembianze di cigno, nel momento in cui Siegfried, pronuncia la sua promessa. Accecata dal dolore, Odette fugge per trovare rifugio sul lago. Siegfried, resosi conto dell’inganno, raggiunge Odette che però, muore, per lo straziante dolore, tra le braccia dell’amato. Il lago sommerge e trascina via i due innamorati, per sempre. Ma questo spettacolo non poteva non avere un lieto fine! In questa versione dedicata ai ragazzi, la narrazione comincia ai giorni nostri. Una ragazzina, divorata dall’uso smodato dei videogame, verrà convinta dalla nonna, un po’ magica e molto tecnologica, a riscoprire l’importanza dei buoni sentimenti. La simpatica vecchietta la porterà con sé in un viaggio dentro il mondo delle fiabe, alla conquista del lieto fine della storia de “Il lago dei cigni”. Il tema è quello scottante  della  commercializzazione dei giochi interattivi dai contenuti particolarmente aggressivi.  Nello spettacolo verrà messo  in evidenza che è cambiato non solo il modo di giocare ma soprattutto “il ruolo del vincente”. Il vincente, infatti, non è come per le generazioni precedenti il buono e il coraggioso che mette a repentaglio la sua vita per difendere la vittima dal “cattivo”. Il vincente, oggi, è colui il quale uccide di più, ruba di più. I ragazzi sono purtroppo stimolati dalle immagini violente che si trovano facilmente su Internet. Attraverso questa vicenda,  i piccoli spettatori potranno riacquisire una visione del mondo non più come luogo ostile dove l’aggressività è sinonimo di affermazione e successo, ma un posto dove il bene può e deve vincere sul male. Sempre.